Monte Epomeo

L’Epomeo non è un vulcano, come molti credono, ma un un blocco inclinato di tufo verde. Rappresenta circa il 34% della superficie totale dell’isola ed è venuto fuori a seguito di una forte eruzione, di tipo esplosivo, all’incirca 55.000 anni fa. Raggiunge un’altezza di 789 metri s.l.m. e la sua cima è facilmente raggiungibile, più o meno un’ora di cammino, dalla piazza di Fontana (Serrara Fontana). Da tempo, infatti, una strada asfaltata sostituisce l’antico sentiero, tranne che per il tratto finale, una mulattiera sterrata, comunque agevolmente percorribile. Anche se il percorso non è proibitivo, è ugualmente preferibile indossare un abbigliamento adeguato ed evitare la salita nelle ore più assolate, soprattutto d’estate. Guadagnata la vetta, il turista può godere di un panorama straordinario, che abbraccia le isole di Capri e Ponza, Napoli, il Vesuvio, la penisola sorrentina, e che svela il lato mistico dell’isola d’Ischia. Come se la salita per arrivare in cima simboleggiasse anche un cammino di elevazione spirituale. L’antico eremo, dedicato, pare già dalla metà del ’400, al culto di San Nicola di Bari, venne trasformato, anni addietro, in una locanda e le antiche celle dei frati in spartane, ma tutto considerato, confortevoli, camere di albergo. Attualmente questo sito non è in attività. Resta solo una piccola chiesa, che insieme alle celle scavate nella pietra e alle cosiddette “fosse della neve”, grotte realizzate manualmente allo scopo di conservare la neve d’inverno per poi riutilizzarla come ghiaccio in estate, rappresentano tipici esempi di architettura rupestre.

Lascia un commento